La nascita delle province, a cura di Dannomayo

Roma aveva sempre lasciato alle città federali autonomia e libertà politiche. La provincia invece, nuova sistemazione del territorio conquistato, ne fu privata. I coloni Greci e i popoli indigeni che abitavano in Sicilia, per la prima volta, si ritrovarono ad essere sudditi e non alleati di Roma; in quanto tali dovettero versare tributi assai consistenti e cedere molte terre, assegnate poi ai cittadini romani. Dopo la Sicilia fu il turno della Sardegna e della Corsica. Sul suolo delle provincie era stanziato un contingente militare. il governo delle provincie fu affidato ai consoli o a pretori che avevano concluso il loro mandato e che assunsero il titolo di proconsoli o propretori. Il loro incarico, in teoria durava un anno, ma nella pratica era rinnovato per lunghi periodi. Questi governanti, lontani dal controllo di Roma, spesso si arricchirono enormemente, moltiplicando i casi di corruzione e di malgoverno.